Post-Vacation Blues: affrontare lo stress dopo le vacanze

Post-Vacation Blues: affrontare lo stress dopo le vacanze

E’ frequente e assai comune, nei giorni successivi ad una lunga interruzione lavorativa, come durate le vacanze estive, sentirsi malinconici, stanchi, demotivati ed eccessivamente stressati. Queste sensazioni sono legate ad un abbassamento del tono dell’umore e ad un innalzamento dei livelli d’ansia giustificati dall’interruzione di un periodo piacevole e gratificante e dall’inevitabile anticipazione negativa legata al riprendere la routine quotidiana fatta di impegni, scadenze, traffico e molte altre fonti di stress. Tale condizione tende a protrarsi per alcuni giorni fino a qualche settimana, con il progressivo riabituarsi alla propria quotidianità queste sensazioni svaniscono e prendendo alcune piccole accortezze si può agevolare tale processo. Non si tratta infatti di patologia psichiatrica riconosciuta e solo raramente la sintomatologia raggiunge livelli degni di attenzione clinica, tale condizione può essere considerata come una lieve e non patologica difficoltà di adattamento alle proprie circostanze di vita. Questo fenomeno si presenta anche in culture diverse dalla nostra, come ad esempio in quella giapponese dove è chiamato “Gogatsu byou” (tristezza di Maggio).

Da una ricerca di inabottle.it sulle ansie e le paure al rientro dalle vacanze di 2500 italiani, condotta mediante un sondaggio di opinione online sui principali social network, forum e community digitali, emerge che un italiano su due è stressato dal ritorno alla routine scolastica e lavorativa. Le situazioni che spaventano maggiormente sono: l’idea di tornare a trascorrere tante ore in un luogo chiuso come l’ufficio o la scuola (27%); ritrovare le incomprensioni con colleghi, compagni e datori di lavoro (24%); il poco tempo per vedere i figli, i genitori e i partner (19%); le ansie da prestazione (18%); tornare all’organizzazione (15%). Sembra inoltre che l’ansia, la demotivazione e la malinconia siano più forti se il rientro al lavoro è brusco e immediato, una condizione che favorisce invece ad attenuare queste sensazioni sgradevoli è una ripresa graduale della routine, con una progressiva intensificazione delle attività.

L’aspettativa irrealistica che le vacanze possano fornirci una sensazione di benessere duratura e quasi illimitata sembra la motivazione più comune sottostante al calo della motivazione, all’apatia e alla spossatezza. Il protrarsi per diversi giorni di questa condizione può portare a sperimentare ulteriori emozioni negative e sensazioni sgradevoli come la frustrazione, le difficoltà di concentrazione, l’affaticamento e l’irritabilità. Le esperienze positive, come le vacanze estive, sono fonte di gratificazione per la persona e determinano un innalzamento dei livelli di serotonina, l’ormone della felicità, che subisce però un drastico calo nel momento in cui la persona rientra mentalmente in assetto lavorativo, consapevole di dover abbandonare gli agi e le piacevolezze della vacanza. Le stesse sensazioni possono essere provate in forma più lieve nel rientro al lavoro o a scuola dopo il weekend: la spensieratezza si attenua sul finire della domenica per lasciare il posto a quelle sensazioni connesse all’anticipare mentalmente le incombenze del giorno successivo. Questo accade soprattutto dopo un lungo periodo di sospensione del lavoro o degli studi, quando gli impegni che bisogna tornare ad affrontare appaiono come ostacoli insormontabili, generando ansia e affaticamento. Il tutto si riverbera sulle capacità di concentrazione della persona e sul suo tono dell’umore.

Non lasciarci travolgere da queste sensazioni negative, ma prendere in mano la situazione e cercare di fare qualcosa, potrebbe risultare un’occasione di sviluppo e crescita, in grado di restituire alla persona un senso di autoefficacia e di controllo sul proprio stato psicofisico.

Tre suggerimenti utili per affrontare il post-vacation blues:

  • Sviluppare aspettative realistiche: come abbiamo visto, le aspettative irrealistiche a cui rimaniamo aggrappati dopo la fine delle vacanze, portano a sentirsi soverchiati e demotivati di fronte al rientro al lavoro. Un’operazione utile per alleviare tali sensazioni è trovare il migliore atteggiamento mentale per riaffacciarsi alla quotidianità senza stress.
    • Contemplare il lavoro arretrato: guardando le cose realisticamente bisogna aspettarsi che il periodo di sospensione dell’attività lavorativa abbia comportato un accumulo di lavoro arretrato. Aspettarsi di trovare del lavoro da recuperare e pianificare di farlo gradualmente, fa si che il ritorno in ufficio o l’apertura della casella di posta elettronica risultino meno spaventosi.
    • Sostare nella malinconia: disporsi in ascolto delle proprie sensazioni è sempre utile per la crescita e per lo sviluppo della conoscenza di noi stessi, anche se ciò che stiamo sperimentando è sgradevole. Accogliere con benevolenza tutto ciò che sentiamo e proviamo è la chiave per poterlo accettare e controllare. Inoltre le emozioni negative rappresentano un’opportunità di imparare qualcosa su di noi e sul nostro modo di funzionare.
  • Tornare gradualmente alla normalità: un fatto che sembra incidere sullo stress sperimentato al rientro delle vacanze è la gradualità con cui si riprende l’attività. Le persone che entrano al lavoro il giorno immediatamente successivo al ritorno dalle vacanze sono quelle maggiormente colpite da questa problematica. Può essere utile perciò riprendere con calma e aumentando progressivamente la quantità e l’intensità degli impegni lavorativi.
    • Giorno cuscinetto: per riaffacciarsi gradualmente alla quotidianità può essere utile anticipare di qualche giorno il rientro dalle vacanze, in modo da avere più tempo per riprendere la routine. Dedicare uno o alcuni giorni a noi stessi o per svolgere alcune faccende in sospeso può aiutare a superare il momento di cambiamento senza stress.
    • Condividere e ricordare l’esperienza delle vacanze: i momenti piacevoli trascorsi in vacanza sono una risorsa utile per affrontare gradualmente il rientro alla routine, rivivere questi momenti nei nostri ricordi o condividendo con amici e parenti le nostre esperienze ci permette di ritrovare e risperimentare un po’ di quel piacere provato.
  • Variare la routine: il momento successivo alle vacanze è spesso generatore di buoni propositi per il rientro, però lo stress e l’affaticamento del periodo ci portano ad abbandonare tali propositi per riprendere la routine esattamente com’era prima della vacanza. Sarebbe utile invece fare qualche sforzo in più per cogliere l’occasione di introdurre nuove abitudini che riteniamo migliori per noi stessi.
    • Introdurre abitudini salutari: può essere stimolante riprendere il lavoro variando qualcosa della nostra routine, lanciarci in una piccola sfida con noi stessi. Si possono introdurre abitudini salutari sul versante dell’alimentazione, del sonno o dell’attività fisica, interrompere comportamenti dannosi come il fumare oppure dare inizio ad attività sempre desiderate ma mai intraprese
    • Evitare di prendere decisioni drastiche: come ogni momento di emotività intensa e transitoria, è consigliabile non prendere decisioni definitive riguardo le questioni importanti della propria vita. Tali decisioni infatti potrebbero risultare avventate e prese esclusivamente sull’onda dell’emotività, senza mediazione della logica, col rischio di pentircene successivamente.

 

 

Fonti:

Alessandro Conte; Stanchi o irritati dopo l’estate: un italiano su due alle prese con la Post Vacation Blues; www.inabottle.it

Anna Baldovin; Sindrome da rientro, un problema comune; www.spazio psicologia.com

Tom Valeo; After vacation: tips to bounce back fast; www.webMD.com