“Penso che quest’uomo stia soffrendo a causa dei suoi ricordi”
Sigmund Freud, 1895
La Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una pratica validata per il trattamento dei Disturbi da Stress Post-Traumatico, diagnosticabili quando il soggetto ha assistito o si è trovato di fronte ad un evento potenzialmente mortale o minaccioso per l’integrità e l’incolumità fisica propria o altrui. Lo stress post-traumatico si manifesta quando, nonostante sia passato molto tempo dall’evento, si hanno reazioni di disagio o in seguito ad esso si è strutturata una psicopatologia (es ansia, depressione o sintomi dissociativi).
La terapia EMDR si propone di intervenire sul ricordo traumatico, facilitandone la spontanea elaborazione da parte del cliente. L’elaborazione del ricordo è agevolata dalla stimolazione bilaterale alternata che viene praticata sul paziente mentre rivive in seduta l’esperienza dolorosa, questo permette di richiamare il ricordo in tutte le sue componenti cognitive, emotive e somatiche e di poterlo finalmente lasciare nel passato, senza esserne più disturbato.
Dopo il lavoro con la terapia EMDR i pazienti ricordano ancora l’evento ma sono cambiate le valutazioni cognitive fatte su di sé e sono state incorporate emozioni adeguate alla situazione. Il terapeuta non indirizza verbalmente l’elaborazione del paziente ma lascia che sia lui stesso a produrre le associazioni che gli permettono di leggere l’evento in maniera più funzionale e meno traumatica.
La terapia EMDR serve per…
- Assimilare e integrare l’esperienza
- Desensibilizzare il ricordo traumatico
- Cambiare prospettiva cognitiva
- Ricollocare l’evento nel passato
Fonte: Isabel Fernandez, Workshop EMDR Livello 1; Centro di Ricerche e Studi in Psicotraumatologia; CRSP e EMDR Europe.