Eventi molto gravi nella vita di una persona possono determinare un effetto sulla sua salute. Il termine trauma deriva dal greco e significa “ferita, lesione” e rimanda al concetto di qualcosa che danneggia l’integrità della persona.
Di fronte a una situazione traumatica l’individuo genera una risposta di stress che in un primo momento è normale e fisiologica, ma che, se non conduce ad un adattamento, cioè alla possibilità di integrare l’esperienza traumatica, può determinare un blocco, conducendola allo sviluppo di Disturbi da Stress.
Disturbo Da Attaccamento Reattivo: la relazione tra il bambino e chi è deputato al prendersene cura è carente, assente o fortemente disturbata. Il bambino raramente ricerca la consolazione o risponde a comportamenti rassicuranti e mostra una ridotta o assente espressione di emozioni positive durante l’interazione quotidiana con le figure di accudimento. La capacità di regolazione emotiva è compromessa e si riscontrano episodi di forte irritabilità, tristezza e paura. Il disturbo si manifesta prima dei 5 anni e non si può diagnosticare prima dei 9 mesi di vita.
Disturbo da Coinvolgimento Sociale Disinibito: disturbo molto raro e difficilmente diagnosticabile. Si manifesta dalla prima infanzia all'adolescenza, in un trascorso di cure insufficienti (con caratteristiche analoghe a quelle evidenziate per il Disturbo reattivo dell'attaccamento). Causa un pattern di comportamenti contraddistinti da interazioni socialmente disinibite con adulti sconosciuti con scarsa reticenza negli approcci, eccessiva familiarità, ridotto controllo a distanza del genitore in caso di allontanamento, elevata disponibilità ad allontanarsi con adulti sconosciuti.
Il Disturbo da Stress Post-Traumatico: insorgenza di sintomi quali: pensieri intrusivi riguardo l'evento traumatico, evitamento degli stimoli associati a tale evento, alterazioni negativa dell’umore, dei pensieri e delle emozioni e alterazioni dell’attivazione fisiologica e della reattività emotiva (attacchi di panico, flashback ecc). Tali sintomi hanno una durata superiore ad un mese e si manifestano entro tre mesi dall'esposizione ad uno o più eventi traumatici, percepiti dalla vittima come una minaccia alla propria incolumità ed integrità fisica o psichica.
Ciò che è traumatico varia da persona a persona, siccome la capacità di sopportare eventi negativi è la risultante di disposizioni soggettive quali la vulnerabilità e la resilienza personali. Recentemente si opera una distinzione tra quelli che sono traumi ambientali (incidenti, calamità naturali ecc) da traumi cosiddetti relazionali, avvenuti quindi all’interno di una relazione umana (violenza fisica e psicologica, abusi fisici e sessuali). Questo ultimo tipo di trauma appare più complesso e può essere alla base di disturbi più gravi, come quelli dissociativi.
Il Disturbo Acuto da Stress: si differenzia dal Disturbo da Stress Post Traumatico per la durata dei sintomi che va da tre giorni ad un mese dopo l’esposizione al trauma. Se i sintomi persistono per più di un mese la diagnosi cambia in Disturbo da Stress Post-Traumatico; tuttavia tale evoluzione può non verificarsi e il disturbo può essere considerato una risposta transitoria allo stress che diminuisce entro un mese dall’esposizione al trauma.
Disturbi dell’Adattamento: sviluppo di sintomi emotivi o comportamentali, clinicamente significativi, che si manifestano in risposta ad uno o più eventi stressanti identificabili. I sintomi producono una sofferenza sproporzionata rispetto alla gravità dell'evento e una compromissione significativa del funzionamento della persona. Il disturbo inizia entro i tre mesi dall'insorgenza dell'evento stressante e non dura più di sei mesi dopo la fine dell'evento o delle sue conseguenze e i sintomi non sono imputabili alla normale reazione ad un lutto.