L’orientamento Cognitivo Costruttivista si è sviluppato in tempi recenti, raccogliendo l’eredità di molti approcci terapeutici, cognitivi e non.

Questo orientamento dà particolare importanza al significato che il sintomo riveste nella vita della persona ed ai processi di mantenimento dell’identità personale.
A differenza dell’approccio Cognitivo standard, in quello Costruttivista la realtà esterna esiste, ma come solo prodotto di chi la osserva; il focus della terapia è centrato sui significati personali utilizzati per conoscere e classificare il mondo. Il terapeuta non è più l’unico “agente attivo della terapia” che guida il paziente al riconoscimento dei suoi “schemi disfunzionali” causa di sofferenza: in questo modello è il paziente stesso, sotto la supervisione dello specialista, a comprendere i suoi personali processi di conoscenza del mondo e a trovare delle modalità alternative per interagire con esso che siano meno rigide e più “percorribili”.